Nel racconto giallo umoristico, Gino Bueghin e la refurtiva di ritorno, l’investigatore Bueghin e l’ispettore Gallo, figure realistiche e empatiche, indagano su un furto d’arte al museo civico di Vicenza. Il misterioso ladro, restituisce la refurtiva un mese dopo. La narrazione, tra introspezione, ironia e dialoghi vivaci, offre un’esperienza avvincente e ben ritmata.
L`autore Roberto Miola si presenta in questo fine 2024 con un nuovo giallo umoristico, ambientato in una Vicenza notturna e semideserta, con monumenti e vie cariche di suggestioni storiche e culturali.
Il contesto urbano, descritto con cura e nostalgia, evoca un’atmosfera malinconica e sospesa, ideale per un’investigazione misteriosa.
Il racconto si muove tra due piani: la comicità delle difficoltà quotidiane di Gino e la solennità dell’inchiesta storica, creando una curiosa commistione di giallo e commedia. La narrazione scorre con fluidità, mescolando descrizioni dettagliate a momenti di riflessione, coinvolgendo il lettore senza appesantire la narrazione”.
L`altro protagonista, l`ispettore di polizia Vercingetorige Gallo, amico fraterno di Gino, arricchisce la storia con il suo realismo e il suo carattere umano. Sebbene restio a occuparsi di crimini violenti, è un uomo di legge rigoroso e attento osservatore del mondo, con un tocco di ironia che emerge anche dai dettagli più curiosi, come la sua passione per i Pitura Freska.
I due amici saranno impegnati a indagare su alcune sottrazioni di opere d`arte dal Museo Civico cittadino. Dato il fatto che il maltolto viene restituito un mese dopo, annullando di fatto qualsiasi movente, l`inchiesta sarà particolarmente difficoltosa e si concluderà grazie all`intuito e alla fantasia dei protagonisti.
Gino Bueghin e la refurtiva di ritorno è un racconto piacevolmente ironico e ben scritto che riesce a tratteggiare un’indagine anomala con grande capacità evocativa. Ed è un ottimo esempio di come sia possibile raccontare la realtà di un’indagine in chiave umoristica senza sminuirne la complessità e, anzi, mettendo in luce le sfide quotidiane di chi è chiamato a fare giustizia
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